Federico Pietroni

Federico Pietroni

Insegnante di Musica.

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Chi sono

Diplomato all’Istituto Tecnico per Geometri “Buontalenti” di Livorno.

Diplomato in Chitarra Classica al Conservatorio G.Puccini di La Spezia.

Diploma di 2° livello di “Chitarra Flamenca” con il massimo dei voti, lode e menzione speciale per l’originalità della ricerca presentata e la padronanza tecnica e stilistica. (Prima laurea in Toscana e primo in Italia per menzione speciale).

Docente di chitarra indirizzo flamenco al Conservatorio G. Briccialdi di Terni, (discipline di incarico: musica ensamble di chitarre e musica da camera).

Docente di chitarra classica e flamenca presso l’Accademia di musica F. Geminiani di Altopascio e l’Accademia Musicale della Versilia.

Docente per le scuole secondarie di primo grado in musica e strumento chitarra.

Docente per le scuole secondarie di secondo grado in “laboratorio di tecnologia” all’Istituto Tecnico per Geometri.

Esperienze di arrangiamenti per orchestre d’archi e laboratori con altri strumenti.

Esperienza in editing audio per la produzione musicale.

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La didattica

Appassionare ad uno strumento musicale perché è un mezzo, o meglio ancora un’estensione di noi, ed al contempo stimolare la partecipazione attiva degli studenti all’esperienza della musica nel suo duplice aspetto di espressione -comunicazione (momento del “fare musica”) e di ricezione (momento dell’”ascoltare”). L’esperienza musicale permette di coltivare e valorizzare una dotazione linguistica universale costitutiva delle personalità, educa all’uso di uno dei mezzi essenziali della comunicazione, quello sonoro e alla comprensione partecipativa dei maggiori patrimoni della civiltà, contribuisce all’affinamento del gusto estetico.
Il programma, analogamente ad altre discipline artistiche, non è suddiviso in modo da distribuire i vari argomenti per anni di corso. Dal punto di vista didattico mi appare infatti inopportuna la previsione in rigida progressione delle molteplici attività che offre la disciplina musicale.
Sarà quindi necessario soffermarsi via via, a seconda delle situazioni concrete e delle caratteristiche dei ragazzi, più a lungo su determinati argomenti o su particolari esperienze
espressive ed esecutive.

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Gli obiettivi

Metodologie:
La scelta dei contenuti avverrà secondo criteri di rispondenza, richiesta e proposta e successivamente rielaborati e programmati da parte mia, in base anche alle loro esigenze.
Infatti le indicazioni di contenuti sono date in funzioni di stimoli, e non come finalità, secondo un concetto di cultura e pratica intesa non come puro accumulo di dati e nomi.
Attraverso concrete esperienze musicali, secondo i principi del metodo induttivo, si avranno acquisizioni di vario tipo: dal teorico al lessicale, dal grafico all’analitico.

Sarà importante praticare per condurli a percepire e apprezzare i valori espressivo- linguistici della musica e le sue funzioni nella realtà contemporanea.

Il riferimento del fatto musicale all’autore, alla più ampia condizione umana e sociale, di cui il fatto stesso é espressione e testimonianza, apre l’educazione musicale a quella prospettiva interdisciplinare che le dà il suo significato più profondo.
E’ opportuno, inoltre a mio avviso, che i diversi settori della materia (educazione dell’orecchio musicale, ascolto, apprendimento della notazione, pratica vocale e strumentale, utilizzo della tecnologia a disposizione e creatività) siano trattati globalmente per favorirne il coordinamento, e non considerati momenti fra loro indipendenti.
La distribuzione degli argomenti nell’arco dell’anno terrà conto delle specifiche situazioni emozionali ed ambientali, in cui mi troverò ad operare.
Per uno sviluppo sistematico del programma e per una corretta verifica mi avvalerò di poter registrare utilizzando software su misura, per le molteplici possibilità di tipo didatticoofferte da tale sussidio.

Sviluppo delle capacità, proposte di contenuti ed obiettivi:

1) Educazione dell’orecchio musicale:

Esercitare la capacità e di memorizzare i fatti sonori, negli aspetti ritmico, melodico, armonico, timbrico, formale. Capacità di una corretta riproduzione del suono, soprattutto mediante la voce, di cui si curerà una adeguata impostazione. Osservazione e analisi dei fenomeni acustici della realtà quotidiana (suoni e ritmi dell’ambiente naturale e umano con riferimento anche all’aspetto fonico del linguaggio verbale). Osservazione e analisi del suono nei suoi vari parametri (altezza, intensità, timbro, durata).

Riconoscimento di strumenti e voci attraverso il timbro: tale esperienza sarà utilmente arricchita dalla conoscenza visiva degli strumenti accompagnati dai cenni esplicativi sulla loro forma e struttura in funzione dell’emissione del suono. Il senso ritmico verrà maturato non solo attraverso un tradizionale strumentario ma anche attraverso una pratica body percussion individuale e collettiva.

Si darà ampio spazio a libere proposizioni ritmiche attraverso imitazione e improvvisazione, mentre si procederà parallelamente con le relative scritture e letture.

2) Notazione:

comprensione della corrispondenza suono-segno per un primo avvio all’uso consapevole della notazione musicale e tablatura di tipo tradizionale.
3) Analisi del complesso musicale:

intesa come ascolto guidato e ragionato: capacità di
prendere coscienza dei più semplici elementi costitutivi (ritmici, melodici, timbrici, ecc.) di ogni brano musicale.
Affinamento del gusto e scoperta sia della personalità dell’autore sia delle testimonianze storico-sociali dei documenti musicali ascoltati.
L’ascolto spazierà nelle varie dimensioni, senza preclusioni di epoca, nazionalità, genere, non trascurando musiche di civiltà extra-europea.
4) Attività espressivo creative.
a) Capacità di riprodurre modelli musicali dati: con la voce, con i mezzi strumentali a disposizione, individualmente ed in gruppo.
La pratica strumentale si esplicherà sia con gli strumenti a disposizione, sia con
l’utilizzazione degli oggetti circostanti o facilmente reperibili.
b) Capacità di portare un contributo personale alla realizzazione dei modelli musicali proposti, intervenendo negli aspetti dinamico, agogico, timbrico, fino a variarne la struttura
ritmica, melodica, modale.
c) Capacità di ricreare con la voce o con i mezzi a disposizione, da solo o in gruppo, i più elementari processi formativi del linguaggio musicale. In altri termini, analogamente a quanto avviene per gli altri mezzi espressivi (figurativo, verbale, gestuale, ecc.), capacità di dar forma a semplici idee musicali che abbiano una loro logica (utilizzando elementi ritmici, melodici, timbrici, dinamici, ecc.) singolarmente o in combinazione.
5) Spettacolo di fine anno:

E’ in programma la partecipazione degli studenti alla realizzazione di uno spettacolo di fine anno scolastico dove ognuno di loro apporterà le proprie caratteristiche.

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Gli hobby

La curiosità e la manualità sono le mie caratteristiche principali, di conseguenza arriva il piacere di suonare, ballare, leggere, pitturare, lavorare il legno e quindi restaurare,
cucinare, comporre musica per me stesso e gli altri, ed infine ho sviluppato negli ultimi anni la capacità radiestesica di ricerca dell’acqua e geopatie, con i consueti strumenti
utilizzati, pendolo e bacchette da rabdomante.